In compagnia delle imprese più civili e sostenibili
In buona compagnia. E’ questo lo slogan scelto per la quarta edizione del Festival dell’Economia Civile di Firenze. Un Festival ricco di idee e di persone capaci di veicolarle, di dialogo e di sogni, di storie e relazioni. Anche MAS – Mediamo Area Sostenibilità era presente, per formarsi e cogliere da queste idee e questi sogni uno stimolo per crescere. Il Festival, per tre giorni, pone l’accento su questo paradigma economico che mette al centro non tanto il profitto, che pure deve essere un obiettivo delle imprese, ma anche le persone e l’ambiente, che devono essere rimessi al centro del dibattito pubblico. Dopo la pandemia è sempre più evidente che occorre privilegiare e incentivare la capacità di creare valore economico in modo socialmente e ambientalmente sostenibile e questi sono i temi centrali del Festival fiorentino, che si svolge nella splendida cornice di Palazzo Vecchio.
Leonardo Becchetti: la soluzione nelle energie rinnovabili
Leonardo Becchetti (Direttore del FNEC e Cofondatore di NeXt Nuova Economia per Tutti), mette a tema un argomento di stretta attualità: il caro bollette. «Il Festival, già negli anni scorsi, aveva parlato di soluzioni strutturali al problema energetico, premiando con le migliori pratiche le famiglie che sono diventate comunità energetiche e le aziende che sono diventate auto-produttrici di energia, liberandosi dal gas. Queste soluzioni, se fossero state adottate da più persone, avrebbero evitato l’inflazione che è causata dall’energia. Nei programmi di molti partiti coinvolti nella campagna elettorale si parla di questi temi, si parla di comunità energetiche e di come sia necessario togliere vincoli per realizzarle. Incalzeremo la politica perché si parta. E a chi dice che è utopia pensare di arrivare al 100% di energie rinnovabili dico due cose: da una parte che siamo al 20% e c’è tantissima strada da fare, dall’altra che le tecnologie migliorano costantemente».
Elena Granata: attenzione alla persona, specie quando è fragile
Per Elena Granata (Vicepresidente SEC), valorizzare l’individuo significa «dare attenzione alla persona, soprattutto nei momenti di fragilità: infanzia, adolescenza e anzianità. Dobbiamo aumentare l’attenzione verso i bisogni e i sentimenti degli individui, perché ognuno di loro non si deve sentire isolato. È importante prendersi cura delle reti sociali per crescere tutti insieme. C’è sempre più bisogno di economia civile – ha concluso la professoressa Granata – c’è sempre più necessità di mettere al centro le energie della società civile organizzata e delle imprese socialmente e ambientalmente responsabili, alcune delle quali sono premiate al Festival».
Enrico Giovannini: il futuro è nella mobilità sostenibile
Tra i tanti ospiti anche la band inclusiva di Finale Emilia ‘Rulli Frulli’ e tanti personaggi di spessore. Tra questi il Ministro per le Infrastrutture e Mobilità Sostenibili e già portavoce di Asvis, Enrico Giovannini: “Inizia la Settimana Europea per la Mobilità Sostenibile, questo tema è importantissimo e grazie al Pnrr e di altri finanziamenti l’Italia avrà a disposizione oltre 200 miliardi per la mobilità sostenibile, tutti già allocati. Per anni abbiamo predicato soli la sostenibilità, ora i risultati ci sono e si vedranno. L’obiettivo è stato quello di dare una visione sistemica delle questioni”.
Emilio Casalini: dare valore ai nostri sogni è un modo per essere felici
“La maggior parte di ciò che abbiamo intorno a noi in termini di patrimonio materiale e immateriale non lo narriamo perché siamo talmente abituati ad averlo intorno che lo diamo per scontato. Per prendere consapevolezza del bello attorno a noi e smettere di lamentarsi serve sviluppare altri due sensi: il senso del possibile e il senso di responsabilità“. A dirlo è Emilio Casalini, conduttore e autore del programma Generazione Bellezza su Rai3, ospite della sessione mattutina di venerdì 16 settembre del Festival: “Non è ancora chiaro quanto sia importante raccontare quanto c’è di buono. Nel momento in cui si racconta una cosa, questa inizia ad esistere. Conoscenza e consapevolezza sono due cose diverse, la responsabilità è darsi da fare non solo per gli altri, ma anche per dare valore ai nostri sogni, che significa valorizzare noi stessi. Non è un utopia, è un modo per essere felici”.