Aess, l’agenzia della sostenibilità
Benedetta Brighenti è presidente di AESS, Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena. Ci può parlare di questa Agenzia e del suo ruolo?
Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile è un’entità pubblica, iscritta all’Anac, e siamo il ‘braccio armato’ della pubblica amministrazione dal punto di vista dell’energia e dello sviluppo sostenibile. Accompagniamo la pubblica amministrazione verso la transizione energetica, il pubblico da solo non riuscirebbe a farlo.
Cosa pensa del nuovo Ministero per la Transizione Ecologica?
Questo nuovo Ministero è un po’ casa nostra, avevamo bisogno di un segnale in questo senso. E’ un patto con gli italiani, di andare in questa direzione, e per noi come Aess diventa ancora più chiaro il nostro ruolo. Un ruolo centrale: siamo una realtà tecnica che fanno in modo di collegare le varie amministrazioni, dal Governo fino ai comuni. I sindaci spesso faticano a trovare il modo di portare avanti progetti all’avanguardia, servono allora agenzie che aiutino a trovare i finanziamenti e a realizzare tecnicamente questi progetti.
A fine 2019, a Bruxelles, avete firmato il Patto dei Sindaci per il clima. Il supporto alle amministrazioni locali, in chiave di sviluppo sostenibile, è sempre più importante. In cosa consiste questo patto? E come AESS può supportare gli enti locali?
Il patto dei sindaci per il clima è stato voluto dalla Commissione Europea, per accorciare le distanze tra Europa e territori. Il patto dei sindaci ha come argomento la lotta ai cambiamenti climatici. E’ uno strumento volontario con una tabella in cui vengono scritte le politiche che vogliono essere portate avanti nel Comune e quando vengono quantificate si calcola quanta C02 si può risparmiare. Ci sono step di controllo per rimanere dentro a questo patto che in Europa ha un grande successo e che ora esiste anche a livello mondiale. Aess sviluppa moltissimi Paesc (il patto dei sindaci ha questo nome) e lavora per renderli operativi. Nel 2019 dall’Emilia-Romagna siamo andati con una sessantina di sindaci a firmare questo patto proprio a Bruxelles: è stato il viaggio più numeroso di sempre. Tanto che dalla Commissione credevano che avessi detto che ci sarebbero stati 16 sindaci, non 60 come avvenne in effetti.
Uno dei momenti più qualificanti, e storici, di AESS è la Settimana della bioarchitettura e della sostenibilità. Proprio in questi giorni, tra l’altro, AESS è stata colpita dal lutto dell’architetto Daniela Di Croce, ‘anima’ della Settimana, una perdita che non è solo della famiglia e di AESS. In cosa consiste questo appuntamento?
La Settimana della bioarchitettura e della sostenibilità è un evento molto speciale, perché Daniela è ed era speciale, la sua professionalità si è sviluppata soprattutto attorno a questo evento. La Settimana è arrivata alla 17esima edizione ed è sempre più importante. Per 5 giorni i professionisti in tutta Italia si confrontano su temi della bioedilizia e della mobilità sostenibile e la buona formazione dei professionisti è fondamentale. Collaboriamo con l’Università e con gli ordini professionali e, naturalmente, tutto questo lavoro ha una ricaduta importante sulle pubbliche amministrazioni.
Proprio durante la Settimana ha detto: “Ad oggi possiamo immettere in atmosfera ancora 700 miliardi tonnellate di CO2. Attualmente ne immettiamo 42 miliardi di tonnellate all’anno di cui 33 sono legate ai temi energetici. Questo significa che se continuiamo così tra 16/17 anni arriveremo al punto di non ritorno. Il condizionale è d’obbligo, perché abbiamo ancora tempo per invertire la rotta. Come? Lavorando su quelle 33 tonnellate e modificando gli impatti che fanno capo all’energia”. In che modo AESS può aiutare a raggiungere questo risultato?
Bisogna provare a stare calmi, analizzando la realtà. I dati fanno capire in modo scientifico e comprensibile a tutti che se andiamo avanti così tra 16/17 anni questa terra sarà vicina all’inabitabile. Se si comprende questo possiamo collaborare tutti in un’altra direzione, quella indicata dall’Europa col Green New Deal. Tutti dobbiamo fare il massimo, dal singolo cittadino alle parti sociali, alle industrie, al pubblico: Aess deve essere il collante di tutti questi elementi.