Forest Sharing, i boschi si valorizzano in rete
Valorizzare in modo sostenibile il patrimonio boschivo italiano, attraverso l’aggregazione dei terreni forestali e l’utilizzo di processi di economia circolare. Questo è l’obiettivo di Forest Sharing, una piattaforma digitale dove i proprietari di boschi s’incontrano e, insieme ad imprese e professionisti, realizzano una comunità che permette di creare valore da boschi abbandonati o non gestiti. Un progetto nato dall’incontro tra dottori di ricerca del Dipartimento di Scienze forestali dell’Università di Firenze con imprenditori e professionisti dell’economia circolare, che ha portato alla costituzione della startup Bluebiloba.
Forest Sharing permette l’inserimento di un proprietario boschivo in una bacheca dove si incontrano domanda e offerta di servizi forestali. Il funzionamento è piuttosto semplice: il proprietario inserisce i dati del proprio bosco, e sceglie le modalità di gestione – dal taglio del legname alla valorizzazione turistica –, i tecnici di Forest Sharing analizzano le proprietà forestali e scelgono insieme ai proprietari le migliori soluzioni. Le forme di gestione possono essere singole o mixate tra loro, il valore del bosco viene condiviso al momento in cui viene creato. Dal lato del proprietario, la piattaforma propone l’incontro con aziende del settore, dando l’accesso alla rete di imprese che costituiscono la filiera forestale, una selvicoltura di precisione che permette una gestione ottimizzata e sostenibile dell’attività sul campo, e la partecipazione a bandi.
Secondo i dati forniti da Legambiente, in Italia oltre un terzo della superficie è ricoperta da boschi, con un incremento del 72,6% dal 1936 al 2015. Una crescita che ha fatto emergere la questione della manutenzione delle aree boschive, a cui la piattaforma nata da uno spin off dell’ateneo fiorentino cerca di dare una risposta. Ad oggi sono 250 i proprietari che fanno parte della community Forest Sharing e 2500 ettari di foresta, un risultato importante per un progetto che lo scorso anno si è aggiudicato il premio Comunità Forestali Sostenibili 2020, promosso da PEFC e Legambiente, per aver messo la Sharing Economy al servizio della conoscenza del territorio e della gestione forestale.